Il motorino più ecologico parla italiano ed è fatto proprio per ‘Me’

Amici di Carlottissima!

Ho sempre desiderato di muovermi sulle due ruote, ma la moto è troppo impegnativa.
Ecco che però ho trovato una soluzione: il motorino elettrico fatto apposta per Me


“Me”, ovvero: Motorino Elettrico.

Me è la soluzione per chi – come me! – vive nei grandi centri urbani con ZTL, ma anche nei piccoli centri o in provincia per spostarsi senza bisogno di usare l’auto, per chi – come me! – non vuole più spendere soldi per la benzina, per andare al lavoro, a scuola, a trovare gli amici…
Me non inquina, non fa rumore, ed è anche bello!
Nato nella magica terra di Franciacorta, e Made in Italy 100%, il nuovo motorino pesa poco, è ecologico e si ricarica a casa. 
Il segreto? 
Tutto nel materiale, un composto di resine che non presenta parti in metallo ma è in grado di rendere il telaio particolarmente resistente, elastico e, soprattutto, leggero.
Con i suoi soli 90 chili, batterie al litio comprese (contro i 150 dei competitor), questo motorino è un oggetto di design (Sergio Mori ha dichiarato: “Il gruppo di lavoro al quale ho partecipato aveva in mente di fare un oggetto estetico, funzionale, innovativo, etico, industriale e personale. Ho tradotto questi concetti nelle linee del Me” ), che potrebbe degnamente trovare collocazione tra gli arredi di casa!
Quando potremo acquistarlo? Un po’ di pazienza: tra pochi mesi, e dopo tre anni di lavoro, fra ideazione, progettazione e industrializzazione, la sua immissione sul mercato è prevista per il prossimo marzo.
Di facilissimo montaggio (semplicissime viti a brugola) e altrettanto semplice assemblaggio, potrebbe addirittura essere equipaggiato con una serie di cover colorate e intercambiabili, proprio come quelle dei telefonini. 
Dotato di batteria al litio facilmente estraibile da sotto la sella (in questo modo in cinque ore la si può ricaricare anche in casa, se non si ha un box munito di presa elettrica), Me ha un’autonomia di ben 80 chilometri, che diventano dieci in più grazie al recupero di energia in frenata; non manca comunque una presa Usb, perché a conti fatti è lo smartphone a scaricarsi per primo!
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