Amici di Carlottissima!
Ormai sapete tutto di me… o quasi. Per esempio quanto sia importante per me la mia famiglia, i miei figli più di ogni altra cosa al mondo. Ma questo Natale sarà diverso: sarò un po’ più sola, senza di loro, che – beati loro! – vanno in vacanza, e senza la mia mamma, che ci ha salutato qualche giorno fa.
Ecco com’è andata a finire…
Ho pensato che non sarei stata in grado di fare l’albero di Natale, quest’anno.
Che non avrei avuto né la voglia, né la forza.
Che in fondo avrei trascorso queste feste in una sorta di sospensione, aspettando il momento di tornare in ufficio.
Invece no: la magia del Natale c’è, esiste: mentre ancora tentavo di decidermi, è arrivato Francesco, mio figlio minore, con il suo “Mamma, ma quando facciamo l’albero?”.
Come avrei potuto dirgli di no?!
E così, tra pacchi e scatole, scopa e paletta per raccogliere i residui della “neve”, l’atmosfera di festa si è andata creando, e la serenità e la gioia dello stare insieme. Addobbare l’albero: un magnifico lavoro di squadra, degno di quello che in gergo aziendale si potrebbe definire “team building”.
E poi il decidere insieme dove e come sistemare palline e fili colorati, e accendere le lucine ammirando il luccichio che, spente tutte le lampade di casa, diffonde subito quel calore pieno zeppo di felicità e stupore che ancora leggo negli occhi di mio figlio.
Sono soddisfatta: l’albero è venuto bene, e chissà perché la casa sembra subito più bella. Più grande, quasi. Più ricca.
E forse lo è. Morale: il Natale è magico, davvero.
Ah, dimenticavo: ho perso mia mamma, ma forse ne ho trovata un’altra, è mamma Vittoria, che di nome farebbe Lucia, ma che siccome è forte e volitiva Vittoria proprio le si addice.
Prepara dei ravioli eccezionali e mi ha detto che mi deve dare la ricetta della sua crostata di marmellata: è buonissima, appena la preparerò vi saprò dire com’è andata!
Carlottissima 