Amici di Carlottissima!
Si avvicina a grandi passi, ci siamo quasi: è la festa della mamma!
Mamma io lo sono tutti i giorni da quando sono nati i miei pargoli, tuttavia ricordare quanto sia bello ma anche gravoso e carico di responsabilità il nostro ruolo genitoriale non fa male.
La “mammitudine” non è affatto scontata ed io credo fermamente che niente quanto l’essere genitori sia un percorso davvero difficilissimo e delicato: non ero mai stata mamma prima di avere Jacopo, e sto imparando sul campo giorno dopo giorno, a essere la miglior mamma possibile per i miei due splendidi ragazzi.
E che Dio me la mandi buona!
Come avrete potuto notare, è un po’ che non scrivo su questo blog; vi propongo quindi quanto ho pubblicato oggi su Tgcom24, la testata giornalistica per cui lavoro.
Festa della mamma: 10 modi di essere madre raccontati nei film.
Tanti ruoli, unʼunica certezza: lʼamore per i figli
Tante mamme, tanti modi di essere madre. Scopriamo insieme una piccola selezione di ruoli che il cinema ha portato sul grande schermo a partire dagli anni ’60.
1 Madre protettiva: è la straordinaria interpretazione di Sophia Loren in “La ciociara (1960)”, film diretto dal grandissimo Vittorio de Sica e che è valso alla Loren l’Oscar come miglior attrice protagonista.
Nelle vesti di Cesira, giovane vedova e madre dell’adolescente Rosetta, protegge come può la figlia dodicenne dalla guerra e dalla violenza: nulla le può separare.
2 Madre progressista: è quella che una indimenticabile Katharine Hepburn, cui è stato attribuito il premio Oscar per la sua interpretazione, porta in scena in “Indovina chi viene a cena” (1967).
Un film dirompente, ambientato nella puritana e razziale società americana, dove alla mamma della giovane Joanna, innamorata di un brillante medico di colore, spetta il compito di difendere la libertà di amare della figlia, al di là di convenzioni e pregiudizi.
3 Madre egoista: in “Kramer contro Kramer” (1979), la bravissima Meryl Streep, per questo film vincitrice del premio Oscar come miglior attrice non protagonista, lotta con l’ex marito per l’affidamento del piccolo Billy, dopo averlo lasciato al marito ed essersene andata di casa.
Alla fine però vince l’amore di mamma: resasi conto del rapporto che ormai lega il marito e il figlio, farà marcia indietro lasciando che Billy e il suo papà restino insieme.
4 Madre possessiva: una Shirley MacLaine da Oscar per quel “Voglia di tenerezza” (1983) ove riveste il ruolo di una vedova tanto attaccata alla figlia da non accettarne il matrimonio, destinato peraltro al fallimento. Ma quando un brutto male colpisce la figlia, nulla la può tenere lontana da lei e dai suo nipotini.
5 Madre anticonformista: ambientato negli stati del Sud degli Stati Uniti d’America degli anni ’30, dove si fatica a percepire la popolazione nera al di fuori dell’ottica della servitù, “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” (1991) snoda il racconto con la partecipazione di quattro donne, interpretate da Kathy Bates, Mary Stuart Masterson, Mary-Louise Parker, Jessica Tandy. L’amore, anche se omosessuale e non esplicitamente dichiarato, ha la meglio su pregiudizi e violenze e riesce ad ammantare di calore familiare la figlia di Ruth, maltrattata e percossa da un marito violento e ubriacone.
6 Madre coraggiosa: due figli, un marito violento, genitori che le voltano le spalle e un lavoro in miniera. E’ la storia di Josey, alias Charlize Theron, premio Oscar per questa sua eccellente performance in “North Country – Storia di Josey” (2005). Maltrattamenti, insulti e minacce non basteranno a fermarla: porterà in giudizio l’azienda per cui lavora, contro tutto e contro tutti.
7 Madre tenace: in “Changeling” (2008), per la regia di Clint Eastwood, una intensa Angelina Jolie è una madre single a cui viene rapito il figlio. Tacciata di paranoia e infermità mentale, perché non riconosce un bimbo che la Polizia afferma essere il suo, con la sua tenacia porterà alla luce la vicenda del californiano Gordon Northcott , serial killer di bambini scoperto e giustiziato nel 1930.
8 Madre adottiva: premio Oscar come miglior attrice protagonista a Sandra Bullock per “The Blind Side” (2009), ove, incurante dei pregiudizi e delle convenienze sociali, adotta un ragazzo di colore, orfano e forse anche di scarso intelletto. Grazie alla nuova famiglia e ai nuovi amici, il figlio adottivo riesce a realizzare il suo sogno div
entando un giocatore professionista di football americano.
9 Madre fragile: nulla come una malattia degenerativa può far crollare le certezze che ci hanno accompagnato per una vita. E’ una madre malata di Alzheimer quella interpretata da Julianne Moore in “Still Alice” (2014), ruolo che le è valso il premio Oscar per la miglior attrice protagonista.
10 Madre assoluta: ispirato a unaBrie Larson è Joy, la giovanissima madre di Jack, nato dai ripetuti abusi che il rapitore di Joy ha perpetrato negli anni dopo averla presa e richiusa in una stanza. E’ “Room” (2015) il film che vede una adolescente alle prese con la maternità, e dove il suo universo coincide con la stanza nella quale lei e il suo piccolo sono prigionieri. Il lieto fine c’è, ma il prezzo da pagare è comunque alto.
storia vera molto recente,