Amici di Carlottissima!

Siamo in piena stagione calcistica, con i mondiali di Russia, e la febbre da tifo (non la patologia, sia ben chiaro!) sale ai massimi.
Senza aver bisogno del termometro, vi dico che il calcio ha un importante compagine di tifosi nell’universo femminile: sfegatate in gonnella (si fa per dire!) che hanno deciso di conquistare un proprio posto d’onore nelle tribune degli stadi.
Ecco perché è appena stato pubblicato “Tifose, le donne del calcio” di Marta Elena Casanova.
Come sapete, lavoro nella redazione di una testata giornalistica molto importante e, oltre a scrivere su argomenti “al femminile” di varia natura, ho a che fare quotidianamente con i numerosi blogger che aggiornano i loro spazi con notizie e curiosità.

Tra i tanti, ce n’è uno, “Letti a letto” a cura di Marta Elena Casanova, una donna grintosa e determinata con cui ho il piacere di lavorare.
38 anni, genovese, poco più che bambina ha un colpo di fulmine per la Sampdoria di Vialli e Mancini: naturale chiedere al papà di farsi portare allo stadio.
Era l’anno in cui la Samp vinse il primo e finora unico scudetto, la stagione 1990/91: un caso?
Come non rimanere ammaliate dallo stadio, dai cori, dai colori e dalle bandiere?
Così il sogno di poter un giorno andare sulla gradinata sud, sogno che ovviamente si è realizzato.
Marta ha sempre vissuto l’essere tifosa in maniera molto “normale”, lo stadio è stato da subito una sorta di habitat naturale.
La curiosità di capire cosa significasse tifare per le altre donne l’ha portata a incontrare tifose di tante squadre, perché alla fine per ognuno la propria squadra è la migliore e la più bella, e se c’è una cosa che nella vita non cambia mai è la fede calcistica.

La passione per il calcio è una cosa Marta porta dentro di sé con le emozioni incredibili dei fatidici novanta minuti.
“Tifose, le donne del calcio” è un reportage dedicato alle tante donne che condividono l’amore per questo sport, poco importa per quale squadra.
Solo il calcio? No, per fortuna a Marta le passioni non mancano: la moda e i libri, per esempio.
Ma perché il calcio su tutte?
“Credo che nelle passioni e negli amori non si tratti mai di scelta, è altro: una sorta di richiamo che non ha motivazioni razionali“.
Evviva!