Easydom, la casa da oggi è su misura

Amici di Carlottissima!

Avete mai sentito parlare di domotica? Io sì, qualche volta, ma non mi era mai stato chiaro cosa esattamente volesse significare avere tanta tecnologia in un’abitazione. Poi ho conosciuto Easydom e ho capito la differenza tra “abitare” e “vivere” una casa. Perché oggi non è l’arredo a fare la differenza, ma la qualità della vita che trascorriamo entro le mura domestiche. E una casa dinamica, interconnessa, che conosce le nostre abitudini, le interpreta, le adatta proprio su di noi è la casa del presente, del qui e ora.

Già entrare nel mondo Easydom è un’esperienza imperdibile: una piccola società dell’Hi-Tech in Brianza, una location che sembra un campus da fare invidia alle aziende della Silicon Valley, ove non mancano la sala giochi col biliardo e la sala corsi per la formazione, e un giovane e illuminato imprenditore, il milanese Sergio Tucci, che ha portato con caparbietà e determinazione la sua idea di casa a vincere un premio prestigioso: l’Innovation Award Honoree per la categoria Software e Apps al CES di Las Vegas, la più importante fiera di elettronica di consumo al mondo.

Il prodotto più innovativo a misura di abitante è quello per cui ogni singolo oggetto della casa, lavatrice, televisore, antifurto, forno, tapparelle, passando per la musica e perfino l’illuminazione, può comunicare con tutti gli altri. E la cosa più incredibile è che questo avviene anche se ciascun oggetto è di una marca diversa, grazie al semplice software HoMe: tutti gli oggetti si capiscono perché HoMe funziona come un traduttore, interpretando un linguaggio comune a tutti in modo da rendere possibile la creazione di un nostro personale modo di vivere la casa.

L’interfaccia per costruirci i cosiddetti “scenari”, cioè le azioni che il nostro aiuto domestico sui generis deve fare, è di una semplicità sconvolgente; ma se ancora non bastasse, con HoMe possiamo addirittura chattare (sì, avete capito bene: chattare!) via Telegram, la app per la messaggistica simile a Whatsapp. Così, possiamo decidere di far abbassare le tapparelle e smorzare le luci quando è ora di andare a nanna, oppure accendere il forno alla giusta temperatura proprio in tempo per infornare quando arriviamo a casa, farci trovare l’acqua calda per la doccia o la casa fresca o calda, a seconda della stagione, quando ci si alza al mattino o si rientra dal weekend fuori porta.

Ultima, ma non meno importante, è la considerazione relativa al costo delle utenze domestiche: la domotica infatti è estremamente vantaggiosa anche per tenere sotto controllo i consumi energetici, per garantirci la sicurezza e la privacy, per avere tutto il comfort possibile e rendere lo stare in casa piacevole e accogliente. D’altra parte, per avere tutto questo l’investimento è davvero incredibilmente contenuto: circa 1.000 euro per l’impianto, meno di un telefonino di ultima generazione!

La vera sfida? “Rendere accessibile e fruibile l’innovazione” secondo Sergio Tucci: e se lo dice lui, c’è da crederci. Ma se vi va di toccare con mano e fare un giretto anche virtuale, potete cliccare qui:

Easydom.it

Carlottissima e Sergio Tucci

Buona casa a tutti!

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