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A chi non piace deliziare il palato con la buona cucina? Da oggi abbiamo una nuova opportunità per gustare una cucina gourmet un po’ fuori dalle solite mete: a Corbetta apre il ristorante Delight – l’Atelier del Gusto.

L’IDEA:
Un locale decisamente originale e dal design contemporaneo, che promette un tocco gourmet: a capo del progetto lo chef Fabio Zanetello.
Un menu irriverente dai nomi giocosi che coniuga la tradizione del nord Italia e della cucina della nonna con i sapori fusion di tutto il mondo, frutto dei viaggi dello “chef vagabondo” che, dopo anni di consulenza e volto televisivo, ha finalmente trovato casa a Corbetta, la cittadina dove è nato; nota fin dall’epoca celtica, oltre ad aver costituito un importante crocevia religioso nel Medioevo, oggi è un centro elegante, ricco di ville ed edifici storici che ne fanno un borgo raffinato alle porte di Milano.

L’idea nasce dalla famiglia Corvino, dalla carriera imprenditoriale lunga oltre trent’anni proprio a Corbetta.
Ecco dunque Davide Corvino, il patron in sala pronto ad accogliere i clienti, e Christian Marcone il sommelier che arriva direttamente dalla sala del ristorante stellato D’O di Davide Oldani, situato poco lontano.
IL LOCALE:
Delight è locale piccolo, ma accogliente, dove troneggia la cucina a vista, nata per prima e a cui si è aggiunto tutto il resto.
Un delizioso dehors nel giardino interno e un grande terrazzo sono perfetti per i 25 coperti di questa moderna trattoria alla milanese per appassionati gourmand.
Tavoli rettangolari in legno naturale si alternano ad altrettanti in marmo bianco di Carrara; specchi, lampade ed un grande lampadario centrale, generano giochi di luce che, insieme ai colori dal grigio antracite e al bronzo, suggeriscono l’allusione al nome del locale.
Una curiosità?
La luce è l’elemento chiave che accompagna il design del locale: Delight come diletto, piacere culinario, e “light”.
IL MENU:
Il menu è capace di soddisfare ogni richiesta.
Tre i menu degustazione da cinque portate (terra e mare) o da sette (a mano libera dello chef).
Tanti i piatti che raccontano di tradizioni e di esperienze da globe trotter, con nomi divertenti: “Di solito è dolce”, un antipasto di Cheesecake di stracciatella e composta al pomodoro; “Un milanese al mare”, risotto allo zafferano con ossobuco di calamaro; “Stai Camo! Tonno subito”, un delizioso tonno alle mandorle, camomilla e wasaby con carote alla parigina; “Un taglio giapponese”, dove il tagliolino all’uovo con porcini è abbinato al fungo shiitake e alla soia.
Per concludere in bellezza, i dessert :“Era una torta di mele”, non la tradizionale torta di sempre, ma la sua versione a semifreddo, servita ed accompagnata da una salsa al cioccolato bianco, mirtillo con un crumble di parmigiano o, giocando sempre tra le portate la “ Dolcemente Norma”, un pàcchero con ricotta senza lattosio, melanzana fritta, marmellata dolce di pomodoro e scaglie di cioccolato fondente.

E INFINE…
Al piano superiore al ristorante vi sono tre camere eleganti e discrete dove la privacy è la parola d’ordine: qui possono fermarsi, anche lontano da occhi indiscreti, i viaggiatori gourmet che desiderano bere qualche bicchiere in più.
info: ristorantedelight.com
