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A causa dell’emergenza per il Coronavirus, sono molti i settori in grande difficoltà e anche fiere e moda, due comparti trainanti per l’economia italiana, non sono da meno. Ma la startup Bsamply mette a disposizione di fornitori e brand d’abbigliamento una piattaforma per incontrarsi, campionare, contrattare, vendere e acquistare online in una manifestazione fieristica versione 4.0
Il settore del fashion rappresenta la seconda industria in Italia e la Milano Fashion Week è stata uno dei primi eventi a subire le conseguenze della pandemia, seguita poi da altre manifestazioni in Italia e nel mondo. Il mancato incontro fra domanda e offerta nel settore della moda interessa i brand più famosi quanto piccoli laboratori artigianali, mettendo a dura prova un’eccellenza italiana.

Per rimediare Bsamply, startup fondata nel 2017, ha ideato una piattaforma che consente di partecipare a vere e proprie fiere online.
Bsamply tradeshow project permette ai fornitori e agli acquirenti di scambiarsi domande, risposte e offerte in tempo reale via chat, mostrare i prodotti del proprio stand digitale e le loro specifiche (composizione, colore…), scegliere di far vedere alcuni articoli a tutti gli utenti o privatamente ai propri clienti, campionare, avviare contrattazioni, concludere ordini e persino realizzare transazioni.

Andrea Fiume, CEO e fondatore di Bsamply, spiega come il progetto rappresenti un ampliamento della piattaforma resa disponibile per affiancarsi alle fiere di settore che, a causa dell’emergenza, sono costrette a rinvii e cancellazioni.
Più in generale, il progetto si rivolge a tutte le aziende del comparto tessile, per dare vita a un trade show 4.0, uno spazio virtuale in cui trovarsi senza doversi spostare.
Tra i vantaggi, una drastica riduzione dei costi per viaggi, trasporto di merci e allestimento degli stand. Il pianeta, oltre che le tasche di singoli e imprese, ringraziano!