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La Federazione Italiana Sport Equestri (Fise), che da sempre mette la figura della donna al centro della propria disciplina sportiva, ha lanciato l’8 marzo il progetto “Fearless Girls” (“Ragazze senza paura”), per preparare e incoraggiare le donne degli sport equestri a puntare a posizioni o ruoli gerarchicamente più elevati nell’ambito degli organi di governo o nella direzione, mettendo in risalto il ruolo che la donna riveste nella società moderna.
Gli sport equestri, infatti, rappresentano l’unica disciplina sportiva che concretamente vede il ruolo uomo-donna senza differenza di genere: “Equal opportunities” che nel mondo equestre si traduce in “Equal role”.

Era il 2017, nel giorno della Festa della Donna quando, davanti al possente Charging Bull, simbolo del potere di Wall Street, fu posta la scultura in bronzo “Fearless Girl”, realizzata per la campagna di sensibilizzazione e valorizzazione del ruolo delle donne nel mondo del lavoro e da questa scultura la FISE ha tratto ispirazione per il proprio progetto.
“Dobbiamo fare di più per portare le donne alla guida dello sport. Abbiamo visto cosa possono fare le donne sul campo da gioco. Abbiamo bisogno del loro intelletto, energia e creatività anche nell’amministrazione e nella gestione dello sport.”, afferma Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale.
Con questo intento nasce “Fearless Girls”, il progetto della Fise, il cui obiettivo è quello di affrontare questo deficit affinché si possano designare ruoli importanti anche verso un miglioramento della governance nello sport.
La FISE mette quindi in campo azioni strategiche, con corsi di formazione per lo sviluppo della leadership femminile, la creazione di network tra donne, il sostegno alla creazione di comunità di apprendimento delle donne negli Sport Equestri usando qualsiasi mezzo per garantire la parità di genere.

Il mondo dello sport è ricco di opportunità per posizioni amministrative e di leadership, ma la maggior parte delle posizioni di vertice sono occupate da uomini, al contrario delle donne, assai sottorappresentate soprattutto nei ruoli chiave.
La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale sancito dall’Unione Europea, un valore comune e una condizione irrinunciabile per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, occupazione e coesione sociale.
È essenziale però che le organizzazioni sportive si impegnino ad aumentare il numero di donne presenti in consigli, commissioni, e nella gestione delle amministrazioni e degli organi di governo dello sport.

Un percorso già iniziato e fortemente voluto dalla FISE, secondo Marco Di Paola, Presidente federale: “In Italia gli sport equestri possono contare su una grande rappresentanza femminile. I numeri della Federazione indicano, infatti, il 78% di tesserati di sesso femminile tra gli Junior e il 63% tra gli over 18. Rapportando questi numeri a quelli dirigenziali, la percentuale media si attesta al 30% circa. La Federazione ha quindi una grande potenzialità in questo senso e sta già ponendo in campo, anche grazie a questo progetto, tutte le azioni utili per far crescere il numero delle donne impegnate nell’ambito delle posizioni di vertice. Si tratta di un percorso lungo in cui la FISE parte di sicuro con il largo vantaggio numerico di genere registrato tra i propri tesserati”.

A questo progetto hanno già aderito molte donne sia in ambito sportivo, come la campionessa olimpica di windsurf e vice presidente del CONI Alessandra Sensini e la pluricampionessa del mondo di paradressage Sara Morganti, sia in ambito manageriale, come Isabella Podda, Experiential and Sponsorship Manager di Jaguar Land Rover Italia, Lelia Polini, manager di Kep Italia, e Sara Riffeser Monti, vice presidente e amministratore delegato della Poligrafici Editoriale.