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In Asia molte mete hanno abolito, o stanno abolendo, le principali restrizioni sanitarie e solo alcuni Paesi hanno deciso di mantenerle, seppur in forma attenuata. Per orientarsi ed evitare brutte sorprese, meglio affidarsi alla consulenza aggiornata degli agenti locali: Evaneos propone un’utile guida per evitare sorprese e viaggiare in sicurezza.
Se l’Italia ha chiuso nel cassetto (quasi) tutte le restrizioni sanitarie imposte dalla pandemia, l’Asia nelle scorse settimane ha gradualmente riaperto i confini consentendo ai viaggiatori di tornare a visitare luoghi che per mesi sono stati chiusi al turismo o che imponevano il rispetto di specifiche condizioni sanitarie.

Uno scenario in continua evoluzione: ecco perché Evaneos ha stilato un prontuario con consigli e aggiornamenti per coloro che vogliono visitare Thailandia, Giappone, Laos, Vietnam, India e Indonesia.
Infatti, gli agenti locali Evaneos costruiscono pacchetti su misura proponendo esperienze uniche fuori dai consueti itinerari a diretto contatto con la cultura e la popolazione locale.
THAILANDIA SENZA RESTRIZIONI: Dal 1° ottobre è possibile tornare a visitare la Thailandia senza più dover esibire il Thailandia Pass o il risultato negativo di un tampone PCR. La terra del sorriso torna finalmente a portata di mano per coloro che per due anni hanno sognato le sue spiagge sabbiose e i fondali marini incontaminati. Maggiori informazioni e aggiornamenti costanti vengono pubblicati sul sito dell’Ambasciata italiana.

IL GIAPPONE RIAPRE LE PORTE: Il Giappone si è lentamente riaperto al turismo. Dal 7 settembre non è più necessario esibire l’esito negativo di un test PCR e avvalersi obbligatoriamente dell’accompagnamento di una guida per tutto il soggiorno. Dall’11 ottobre 2022 i viaggiatori di 68 Paesi, tra cui l’Italia, potranno finalmente visitare liberamente l’arcipelago. Il primo ministro Fumio Kishida ha dichiarato che il tetto massimo di arrivi giornalieri sarà abolito e che il governo lancerà un programma di sconti per sostenere l’industria dei viaggi.

LAOS, ATTENZIONE AL CERTIFICATO VACCINALE E TEST PCR: Il Laos, il paese forse più incontaminato del sud est asiatico, ancora richiede di esibire il certificato che attesta il percorso di vaccinazione o l’esito negativo di un tampone PCR o antigenico di meno di 48 ore prima della partenza. È inoltre ancora obbligatorio dotarsi di un visto turistico la cui durata è di massimo 30 giorni.

VIETNAM, NIENTE CERTIFICATO O TEST (MA CON MASCHERINA): Anche il Vietnam ha riaperto i confini, ma permane l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e di dotarsi di una polizza di assicurazione che copra almeno 10.000 dollari di spese mediche in caso di contagio. Infine, i soggiorni inferiori ai 15 giorni non richiedono più il visto turistico.

INDIA, STOP ALLA QUARANTENA: Anche l’India ha gradualmente riaperto i confini, ma permane l’obbligo di dotarsi di un visto elettronico (come prima della pandemia) e di sottomettere una dichiarazione sanitaria online sul sito web dedicato: Air Suvidha, indispensabile per entrare in India. All’interno del modulo vanno inserite le date dell’ultima dose vaccinale ricevuta o dell’ultimo tampone negativo (non precedente le 72 ore dall’ingresso nel paese). I bambini al di sotto dei 5 anni sono esentati dall’eseguire il tampone.

INDONESIA, VERSO LA NORMALITA’: Visitare il più grande arcipelago al mondo è ora un po’ più semplice. Per andare in Indonesia bisogna richiedere un visto turistico di 30 giorni all’arrivo e i viaggiatori provenienti dall’Europa dovranno presentare un certificato di vaccinazione UE completo datato di almeno 14 giorni o un certificato di guarigione. Prima del viaggio in Indonesia, è necessario scaricare sul cellulare l’applicazione di monitoraggio e tracciamento del Covid-19 “PeduliLindungi”. Per i viaggiatori non vaccinati o che hanno ricevuto una sola dose di vaccino, è richiesto un tampone PCR a meno di 48 ore dalla partenza e una quarantena di 5 giorni a proprie spese.
“La graduale riapertura delle principali mete asiatiche – commenta Viola Migliori, country manager Southern Europe di Evaneos – è certamente una splendida notizia non solo per i viaggiatori, ma per i paesi stessi che dal turismo ricevevano rilevanti ingressi economici. La nostra proposta per visitare l’Asia è come sempre fuori dalle rotte più battute e prevede numerose possibilità per entrare in contatto in maniera autentica e responsabile con questi meravigliosi paesi anche nella stagione invernale“.
info: evaneos.it