Scozia e Islanda sono destinazioni ormai molto conosciute. Tuttavia, tra le sorgenti termali della Laguna Blu, dei geyser o delle cascate di lava islandesi, così come Loch Ness o le distillerie di Edimburgo nella regione scozzese, gli itinerari nuovi e inediti non mancano.
È un’Europa periferica quella di Scozia e Islanda. Un tempo nazioni vassalle di sovrani inglesi e danesi di cui, in tempi recenti, ampie aree sono entrate con forza nella lista dei desideri di tanti viaggiatori.
Scozia: Highlands e Isole Orcadi
Cosa simboleggia la disposizione a cerchio del sito archeologico di epoca neolitica delle Pietre Erette di Stenness, nelle Orcadi scozzesi? Peccato non aver a disposizione un Highlander a cui chiedere!
Questo luogo straordinario, parte del sito UNESCO del Cuore delle Orcadi Neolitiche, è il punto di partenza di un viaggio Le Vie del Nord. Un itinerario che proverà a svelarne il mistero proponendo una combinazione insolita, quella di Highlands e Orcadi, per esplorare un patrimonio che arriva dal neolitico ai giorni nostri, passando per vichinghi e castelli medievali.

Non possono mancare, nei nove giorni di viaggio con accompagnatore dall’Italia, le iconiche distillerie di whisky. E poi il fascino edimburghese, tra un salto a Loch Ness e uno nella cappella degli italiani, realizzata e decorata durante la Seconda Guerra Mondiale dagli italiani prigionieri nelle Orcadi.
Islanda: splendido Sud e Vestmannaeyjar (Westman Islands)
La distanza dell’Islanda rispetto al resto d’Europa, nel cuore dell’Atlantico nord-orientale, ha sicuramente significato per i suoi abitanti uno straordinario isolamento. Se questo ha reso le condizioni di vita molto dure per secoli, ha anche conservato molto più intatte che altrove le caratteristiche culturali e linguistiche dell’isola.
L’islandese è la più arcaica tra le lingue germaniche. Gli islandesi, infatti, possono leggere letteratura medievale in originale, senza alcun bisogno di parafrasare o modernizzare la lingua.

A chi parla l’inglese appare chiara l’etimologia del nome Islanda: “terra di ghiaccio“. Una terra che è allo stesso tempo una terra di fuoco, dove si contano più di cento vulcani attivi. Una terra senza mezze misure, dove il bianco del ghiaccio è spesso interrotto soltanto dal nero intenso delle spiagge o dalle cascate di lava e dal blu che dà il nome alla laguna.
Tutto questo è vero soltanto per il giorno: quando il sole va giù, la calotta celeste regala spesso l’infinità dei colori dell’aurora boreale, uno dei più grandi spettacoli a cui sia possibile assistere in vita.
Un viaggio di sette giorni con accompagnatore dall’Italia, alla scoperta di Reykjavík. E della costa meridionale islandese e delle isole Vestmannaeyjar (un arcipelago vulcanico da 15 isolette e 30 faraglioni emerso soltanto in epoche geologiche molto recenti) permette, con buona probabilità, di ammirare oltre all’aurora boreale anche gigantesche balene.

Il tour operator Le Vie del Nord, specialista dei viaggi nel Nord del mondo e non solo, organizza cinque tour speciali per l’estate 2025, pensati per piccoli gruppi. Abbineranno all’accompagnatore dall’Italia una guida locale, che farà da ponte tra visitatori e abitanti, abbattendo barriere linguistiche e culturali.
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