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lo smart working è ideale per gestire le attività professionali in tempi di lockdown, ma passare tante ore seduti davanti al PC qualche problema lo provoca, tanto che, secondo quanto emerso da ricerche internazionali, ben il 72% dei lavoratori soffre di lombalgia.
IL LAVORO DA REMOTO E I PROBLEMI DI POSTURA
Tra smartphone e PC siamo sempre chinati, tanto che a lungo andare assumiamo quella postura definita “tech neck”, ovvero il collo nella posizione di chi china il capo, che colpisce soprattutto i millennials.
Tra le problematiche più diffuse a causa dello smart working, al primo posto spicca la lombalgia, che colpisce il 52% dei soggetti, spesso dovuta a posture scorrette su sedie che comprimono in maniera eccessiva le vertebre lombari.
A seguire altri disturbi, come senso di nausea, spossatezza e vertigini, e cervicalgie, che riguardano il 20% dei lavoratori e provocano intorpidimento e formicolio al collo.
Ma non è tutto, perché fissare lo schermo di dispositivi elettronici per un periodo di tempo prolungato può causare disturbi quali secchezza oculare, affaticamento, senso di bruciore e visione offuscata.
Problematiche che hanno grande risalto anche sui social: su Instagram l’hashtag #Backpain conta oltre 1 milione di post e #Techneck oltre 12 mila.
COSA FARE SECONDO IL PARERE DEGLI ESPERTI
Secondo la dott.ssa Angela Amodio, fisioterapista specializzata in neuroriabilitazione, rimanere seduti per ore e ore in una posizione scorretta provoca un intorpidimento muscolare.
Per questo motivo è consigliabile fare una pausa almeno ogni 30 minuti, muoversi all’interno della propria casa, munirsi di una sedia ergonomica che valorizzi il tratto lombare e compiere una serie di esercizi finalizzati ad allenare la mobilità muscolare.
Attenzione anche alla salute oculare: durante lo smart working lo schermo va tenuto all’altezza degli occhi per evitare ulteriori problematiche alla vista.
Per curare le numerose problematiche posturali un valido aiuto arriva dalla Theal Therapy, che grazie alle sue lunghezze d’onda agisce direttamente sulla componente infiammatoria, riducendo alla radice il dolore che ci affligge.
Quali sono dunque i consigli degli esperti per prevenire e curare le patologie legate allo smart working?
IL DECALOGO PER EVITARE PATOLOGIE DA SMARTWORKING
1 – Fare una pausa almeno ogni 30 minuti e muoversi in casa. E’ fondamentale per evitare una stasi muscolare legata a prolungati periodi di inattività e rimettere in moto la circolazione sanguigna.
2 – Munirsi di una sedia adeguata al tratto lombare. Le posture scorrette sono spesso dovute a postazioni non ergonomiche. Utilizzare una sedia da ufficio oppure aiutarsi con cuscini o rialzi che allineino le vertebre.
3 – Attenzione allo sguardo fisso rivolto verso il PC. Lo schermo andrebbe tenuto alla stessa altezza degli occhi in modo da evitare disturbi e rigidità nel tratto cervicale.
4 – Fare esercizi dinamici di mobilità. Compiere il cosiddetto “allenamento da scrivania” innalzando le braccia verso l’alto o effettuando degli squat aiuta a mantenere attivo il comparto muscolare.
5 – Creare uno spazio di lavoro adeguato. E’ consigliabile lavorare seduti con le braccia appoggiate sulla scrivania, per favorire il giusto distanziamento tra i polsi ed evitare di lavorare sulla poltrona o sul letto.
6 – Non sottovalutare l’importanza di un regime alimentare equilibrato. La prevenzione inizia a tavola con una dieta sana che prediliga fibre, frutta e verdura. Ottima per combattere la sedentarietà prolungata e il rischio di sovrappeso.
7 – Creare una routine mattutina rilassata. E’ consigliabile mantenere ritmi e orari regolari, iniziando a lavorare o studiare all’orario consueto e terminando alla stessa fascia oraria.
8 – Attenzione all’idratazione. Tenere sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua aiuta a regolare la temperatura corporea, favorisce la digestione e l’eliminazione di tossine in eccesso.
9 – Assumere una giusta postura anche a letto. Riposare bene aiuta a essere meglio concentrati e produttivi. Per questo motivo è consigliabile dormire in posizione supina con un cuscino sotto le gambe oppure di fianco con un cuscino tra le gambe.
10 – Laserterapia per lenire e curare. Grazie al processo di fotobiomodulazione della Theal Therapy è possibile far regredire in tempi brevi le lombalgie e altre problematiche posturali.
IG: carlottissima_t
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danielevincenzoni
20 Maggio 2020 at 14:49Più che consigli degli esperti, li etichetterei come i dieci comandamenti per sopravvivere allo smart working… 🤞🏽😉