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Davide Fregonese, passione e tradizione fanno grande il Barolo

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Davide Fregonese e il Barolo, una grande storia d’amore. Il Barolo, del resto, è tra i vini più famosi e ricercati dai palati di tutto il mondo; celebrato e osannato e la sua zona di origine, il territorio di Langhe, Monferrato e Roero, proclamata nientemeno che Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Ma non è tutto, perché quando l’amore e la passione hanno la meglio sulla razionalità, anche un ingegnere diventa un vignaiolo d’eccellenza: è la storia di Davide Fregonese, dall’alta finanza al mondo del vino per un rosso dalle qualità uniche tutte da scoprire.

Davide Fregonese
Davide Fregonese

Ho conosciuto Davide Fregonese proprio a Serralunga d’Alba nel cuore delle Langhe, tra le aristocratiche e sinuose colline che contribuiscono a fare del Piemonte una terra di straordinaria bellezza.

Carlotta con Davide Fregonese
Carlotta con Davide Fregonese

La storia di Davide Fregonese

Un uomo che si presenta per quello che è senza fronzoli e con assoluta e disarmante onestà: Davide Fregonese, cinquant’anni, torinese di nascita, impara ad apprezzare il buon vino dai genitori.

La madre, pugliese, possiede delle terre dove si occupa anche del vino, che si produce per consumo personale; il padre, veneto, sa che a tavola un buon vino non deve mancare.
Davide studia e si laurea in ingegneria industriale; inizia un percorso professionale che lo porta spesso all’estero, Inghilterra e Stati Uniti in particolare, e comincia a occuparsi di finanza.

Una vita di relazioni d’affari che lo vedono spesso seduto a un tavolo in cui certo non mancano le bottiglie importanti, perlopiù francesi.

Per diversi anni lavora anche in Borsa Italiana per la quale organizza un evento dedicato alle più grandi aziende viticole del Paese con l’obiettivo di far capire quanto possa essere strategica la quotazione.

Un evento che forse non da i risultati sperati, ma che fa capire a Davide Fregonese quanto il mondo del vino non sia poi così lontano da quello della finanza: nasce così il desiderio di investire nella terra sognando una vita diversa.

Davide ha subito la certezza che il Piemonte del vino sia ciò che vuole, anche se comprare in quella zona, così rinomata e famosa nel mondo, pare impresa impossibile, sia per i costi, sia per la scarsità di proposte.

Alla fine, dopo quasi dieci anni di attesa, l’acquisto dapprima di un po’ più di mezzo ettaro di Cerretta e poi di un altro mezzo ettaro di Prapò, due cru in Serralunga D’Alba in provincia di Cuneo.

Vigneto Prapò, Serralunga d'Alba
Vigneto Prapò, Serralunga d’Alba

Amicizia e saperi: una partnership strategica

Acquistare la terra non è sufficiente e Davide, da buon ingegnere qual è, capisce che è fondamentale affidarsi a chi di vino ne sa: stringe quindi una collaborazione determinante, quella con Luigi Vico e Davide Rosso, entrambi produttori in zona.

Carlotta con Davide Rosso e Davide Fregonese
Carlotta con Davide Rosso e Davide Fregonese

L’azienda agricola Bugia Nen (in piemontese “non ti muovere”) di Davide Fregonese nasce così, come un progetto “chiavi in mano” affidato alle competenze del team di Davide Rosso, viticoltore in Serralunga D’Alba con l’azienda Giovanni Rosso.

Azienda agricola Giovanni Rosso - lounge
Azienda agricola Giovanni Rosso – lounge

Fare vino non è un hobby. Piuttosto, ricercare le proprie origini mettendosi in gioco sapendo che bisogna saper sottostare alla volontà di un luogo e della sua natura.

Il mondo agricolo rappresenta per Davide Fregonese l’evasione dalla finanza pura. Da lì, l’approdo in una realtà con cui ha un’affinità emotiva e sentimentale, senza mai dimenticare che qualsiasi scelta, pur dettata dal cuore, deve poter contare su competenze solide e forti.

Per i propri vini, Davide Fregonese affida l’ideazione dell’etichetta ad Aldo Segat, illustratore di fama.

L’idea di fondo si rifà al Futurismo (che, come sapete, è il movimento artistico che più amo in assoluto!) e alla Metafisica. Una scala che porta a una bottiglia in ombra, simbolo di una salita fatta per gradi che conduce a un vino un po’ nascosto che va scoperto e capito pian piano.

Non solo Piemonte: Davide Fregonese acquista alle pendici dell’Etna tredici ettari di vigneto.
Considerato il secondo figlio, nato sull’entusiasmo del primo, è una joint venture che vede ancora una volta coinvolto anche l’amico Davide Rosso.

Il vigneto è a Castiglione di Sicilia, sul versante Nord-Est del vulcano. Per ora la cantina non c’è, ma il progetto dello spazio è in via di realizzazione.

L’idea di Davide & Davide è stata subito quella di portare sull’Etna “un po’ di barolismo”. Ovvero, grande cura in vigna, lunghi affinamenti, eleganza spiccata nella resa finale.

I vini

Langhe Doc Rosso
Poco più di 1.000 bottiglie per questo vino di entrata nel mondo delle Langhe secondo Davide. Prima annata 2014. Assemblaggio di Nebbiolo e altre uve del territorio, fermentazione in cemento e affinamento in botti di rovere francese.
Fresco e delicato, ha profumi di viola e rosa, la frutta sta nel sentore di ciliegia.

Barolo Docg Cerretta
Questo Barolo è quello più elegante: grazie anche alla base calcarea su cui nasce, il Cerretta fa della grazia il suo timbro di riconoscimento.
Il vino fermenta in cemento e fa affinamento in botti di rovere francese fino a 30 mesi.
La viola e la rosa crescono in complessità unendosi a sentori di frutta più scura, come more e prugne. Il finale è di sottobosco, humus e cuoio.

Barolo Docg Prapò
Sempre a Serralunga d’Alba, del Prapò esistono otto ettari, di cui mezzo ettaro di Davide Fregonese.
Questo è il Barolo più austero, con qualche giorno di fermentazione in più rispetto al Cerretta, a cui segue lo stesso procedimento di affinamento.
La frutta prende il sopravvento sui fiori ed escono mirtilli e more; ha una speziatura di chiodi di garofano e leggero incenso.

Etna Rosso Doc Riserva
Per ora una sola annata, la 2016; eleganza, struttura, equilibrio, armonia sono le cifre del primo Etna di Davide Fregonese.
Dieci giorni di fermentazione e poi maturazione per sei mesi in botti di rovere. ha un naso che sa di viola e rosa, di frutta rossa e di pietra focaia.

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