Madrid è una città tutta scoprire a partire da due quartieri alternativi e inclusivi, fuori dai consueti circuiti turistici, con indirizzi e appuntamenti da non perdere.
Tra le novità che stanno conquistando l’attenzione, spiccano i quartieri di Carabanchel, vero e proprio cuore pulsante della creatività madrilena, e di Usera, zona in continuo fermento e al centro di un importante progetto di riqualificazione urbana.
Carabanchel, il quartiere più popoloso di Madrid
Situato a sud della capitale, oltre il fiume Manzanares, Carabanchel è oggi il distretto più popoloso della capitale spagnola, con circa 270mila abitanti.
E’ il il luogo perfetto per chi desidera uscire dai soliti percorsi turistici e scoprire una Madrid più autentica, viva e sorprendente ed è facilmente raggiungibile dal centro grazie a una rete di collegamenti efficienti: dalla linea 5 della metro a numerosi autobus e collegamenti interurbani.
Un tempo luogo di villeggiatura per l’aristocrazia e successivamente quartiere operaio, oggi è diventato la ‘Soho madrilena’, fucina di arte, cultura e innovazione. In questa trasformazione giocano un ruolo chiave le ex aree industriali, rigenerate e riconvertite in studi, atelier, gallerie e laboratori artigianali dove operano oltre 130 artisti.

Nel complesso, il quartiere ospita 170 contenitori culturali. Tra questi, 2 conservatori di danza, 80 spazi dedicati alle arti plastiche, 30 incentrati sulle arti sceniche, oltre 20 specializzati in fotografia, 18 librerie e una decina di gallerie d’arte.
Il fermento creativo di Carabanchel ha dato vita a luoghi simbolo come la Veta Galería, la più grande galleria d’arte contemporanea di Madrid. Inoltre, vi sono spazi multidisciplinari come la Nave Oporto, la Corner Gallery & Studio, La Fábrica De Arte e Hyper House, quest’ultima dedicata alla scena digitale emergente.
A maggio, il quartiere ospita anche l’evento Art/Banchel, un’intera settimana di mostre, performance, workshop e spettacoli teatrali, simbolo della vitalità artistica che si respira tra le sue strade.
Non solo arte, ma anche eventi e ottima cucina
In questo distretto le cifre sono anche architettura e storia. Qui si trovano autentici gioielli come la Finca de Vista Alegre, residenza estiva della regina Maria Cristina di Borbone, dichiarata Bene di Interesse Culturale. Vi è inoltre l’Eremo di Santa María la Antigua, il tempio mudéjar più antico della Comunità di Madrid.

C’è anche la Colonia de la Prensa, zona art déco progettata dall’architetto Felipe Mario López Blanco per gli scrittori e giornalisti dell’associazione professionale ‘Los Cincuenta’. Ancora oggi è possibile ammirarne l’ingresso spettacolare, formato da un posto di guardia con garitte-torrette in stile modernista e alcune delle sue 65 villette originali, abitazioni e piccoli hotel in stile modernista con giardino.
Inoltre, spiccano costruzioni moderne come il palazzo multicolore Carabanchel 17 e la Casa de Bambú, simboli della nuova architettura sostenibile e sperimentale. Ma Carabanchel è anche memoria e identità: il murale della Chulapa, realizzato dall’artista cubano Jorge Rodríguez-Gerada sulla torre dell’antico serbatoio dell’acqua, e quello colorato di Abraham Lacalle sulla facciata dell’IES Emperatriz María de Austria sono diventati simboli di un quartiere che unisce storia e futuro, tradizione e avanguardia.

La cucina è un altro punto di forza del quartiere. Carabanchel offre un viaggio gastronomico tra tradizione e innovazione. Dalle originali tapas a forma di sandwich della Casa de los Minutejos alle tradizionali gallinejas di Casa Enriqueta. E poi i callos a la madrileña di El Secreto de Dora, passando per le patatas bravas della Cervecería Gonmar. Infine, i piatti vegani di Vegania Veggie Bar e i locali che oggi vantano anche riconoscimenti come il Solete della Guida Repsol.
Non mancano i luoghi per il tempo libero. Vi è il parco di San Isidro, che ogni 15 maggio si trasforma in epicentro delle celebrazioni del santo patrono della città, e il centro commerciale Islazul. Per chi ama la musica e il teatro ci sono locali iconici come Gruta 77 e La Sala Live!!, oltre a spazi culturali alternativi come il Teatro Tarambana e il TeatroLAB.
Usera, la “Chinatown” di Madrid
Sempre a sud della città, Usera è un quartiere profondamente multiculturale. Ospita infatti la maggiore concentrazione di popolazione cinese in tutta la Spagna ma con una personalità tutta sua.
Negozi, ristoranti e feste tradizionali, uniti a un’intensa rigenerazione urbanistica e un’attività culturale vivace. Questi, uniti alla vicinanza con aree di grande valore ecologico come Madrid Río, hanno trasformato Usera in uno dei distretti più dinamici della capitale e importante polo di attrazione turistica.

Simbolo scenografico del legame tra Spagna e Cina è la grande scultura di un panda, donata dalla comunità cinese. Un’opera in marmo alta un metro e del peso di 500 chili, divenuta un’icona culturale del quartiere. L’evento più atteso e suggestivo è ovviamente il Capodanno Cinese, celebrato con partecipazione da tutta la città.
Con oltre 4mila anni di storia alle spalle, la festa coinvolge istituzioni come il Comune di Madrid, l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese e le associazioni di quartiere. È una celebrazione ricca di colori, musica e spettacoli, che ogni anno attira un pubblico sempre più numeroso.
Arte e creatività, ma anche tanto verde
Usera ha catturato l’interesse non solo della comunità cinese, ma anche di una nuova generazione di artisti e creativi. Così come nel vicino quartiere di Carabanchel, anche qui sono nati spazi innovativi dedicati alla creatività, alla sperimentazione e alla collaborazione.
Tra questi spicca il progetto Factory of Dreams dell’artista Okuda San Miguel, uno spazio d’arte contemporanea. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte è la giornata ‘Artistas de Usera’, quando numerosi atelier aprono le loro porte al pubblico, offrendo un’occasione unica per incontrare gli artisti e scoprire le loro opere.

Usera vanta anche ampie zone verdi, come il Parque de Pradolongo, polmone urbano di quasi 60 ettari, spesso teatro di eventi culturali e del Capodanno Cinese. Nel parco si trovano un grande lago, un padiglione centrale e un giardino botanico ricco di varietà autoctone.
Non lontano vi è il Parque Lineal del Manzanares, amatissimo da madrileni e visitatori. Qui si alternano aree verdi come la Plaza Verde, il suggestivo Paseo de los Sentidos, zone sportive e il Parque del Belvedere per i più piccoli.

Sulla cima della collina artificiale La Atalaya si erge la monumentale scultura ‘La Dama del Manzanares’, opera dell’artista Manolo Valdés. E’ un’imponente testa di donna rivolta verso il cuore di Madrid, omaggio al fiume che attraversa la città.
IG: carlottissima_t