New York e il vino italiano: una storia d'amore coronata nel Chianti - Carlottissima

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New York e il vino italiano: una storia d’amore coronata nel Chianti

New York e il vino Vecchie Terre di Montefili

Parte da New York l’avventura nel mondo del vino di Nicola Marzovilla, italiano naturalizzato americano, e dei suoi due amici, Frank Bynum e Tom Peck ora proprietari della tenuta Vecchie Terre di Montefili, nel cuore del Chianti Classico.

C’era una volta: la favola di Nicola, da “sciuscià” a imprenditore di successo

Nicola Marzovilla è l’istrionico co-proprietario di Vecchie Terre di Montefili.
La sua è una storia che parte da lontano; nato e cresciuto fino all’età di dieci anni a Rutigliano, in provincia di Bari, nel ’70 emigra con la famiglia negli Stati Uniti.

La meta è il Bronx, uno dei cinque distretti in cui è divisa la città di New York. Situato a nord di Manhattan, in quegli anni non era certo facile da vivere: a causa della forte immigrazione e della povertà era un luogo ove reati e uso di droghe non erano certo di poco conto.

Arthur Avenue nel Bronx, New York City
Arthur Avenue nel Bronx, New York City

Gli inizi non sono affatto facili: per portare a casa la pagnotta ci si arrangia a fare un po’ di tutto.
E così, mentre frequenta la scuola dell’obbligo, Nicola si da’ da fare: inizialmente come lucida scarpe (i famosi Sciu Scià!), poi come aiutante in un market di alimentari. In seguito, diventa commesso in un negozio di abbigliamento e poi ancora trova impiego nella ristorazione.

Non si dimenticano comunque i valori della tradizione: il pranzo della domenica e l’unità familiare per tenere saldi i legami che contano. Non a caso, Nicola serve anche messa come chierichetto.

Nicola Marzovilla davanti alla sua chiesa del Bronx
Nicola Marzovilla davanti alla sua chiesa del Bronx

Quando Nicola arrivò in America, il Bronx ospitava circa 600 mila italiani, 70 mila nel solo quartiere in cui risiedeva in Arthur Avenue: relazioni importanti che si mantengono vive tutt’ora.

Rapporti solidi costruiti in quegli anni che rimangono forti e vivi.
E’ il caso, per esempio, di Gino Raguso, compagno di scuola e oggi titolare della pasticceria che porta il suo nome e che si trova nella più vera e autentica Little Italy di New York City.

Nicola Marzovilla e Gino Raguso di Gino's Pastry Shop nel Bronx
Nicola Marzovilla e Gino Raguso di Gino’s Pastry Shop nel Bronx

In questa zona si può sentire un po’ di nostalgia di casa, ma ci si consola facilmente. Infatti, si può degustare ottimo cibo italiano e passeggiare in Arthur Avenue, che conserva un fascino retrò. Un’ottima occasione per venire in contatto con una comunità orgogliosa e accogliente, quella italiana più autentica.

Nicola non smette di respirare dunque il grande amore per la cultura pugliese della famiglia, che diventa la spinta per avvicinarsi al buon cibo e al vino una volta cresciuto.

E’ così che nel 1987 decide di diventare imprenditore e apre il suo primo ristorante: è il “Tempo”, sulla 29th Street a Manhattan. Il menù propone la cucina tipica pugliese e una eccellente lista di vini tutti italiani, la prima nel suo genere a New York.

Il successo non si fa attendere: nel 1994 è la volta de “I Trulli Ristorante”, sempre a Manhattan, ma sulla 27th Street. E’ qui che incontra Frank Bynum, con cui stabilisce una solida amicizia.

Carlotta Tenneriello e Nicola Marzovilla a New York
Carlotta Tenneriello e Nicola Marzovilla a New York

Ma non basta: nel 1997 inaugura “Enoteca”, il primo wine bar esclusivamente italiano. Nel 2000 fa seguito “Vino”, un negozio di vini tutto italiano.

La vita imprenditoriale continua ancora con “Domenico Valentino Wine Merchants” (2004). L’obiettivo è di importare e distribuire vini italiani di piccoli produttori a conduzione familiare.

Nel 2015 acquista Vecchie Terre di Montefili insieme a Frank Bynum e Tom Peck, la storica tenuta a Panzano, nel cuore del Chianti Classico.

Infine, nel 2022 Nicola apre il “Nonna Dora’s Pasta Bar” : un ristorante italiano a New York dedicato alla instancabile mamma Dora.

Nonna Dora's, New York
Nonna Dora’s, New York

In qualità di Managing Partner di Montefili, Nicola si dedica alle diverse attività.
Divide il suo tempo tra la cantina chiantigiana e New York, dove risiede la sua famiglia. Segue il ristorante e continua a coltivare il suo network di conoscenze nel mondo imprenditoriale.

Nonna Dora e la pasta Home Made

La signora Dora è una donna straordinaria. Aveva 34 anni quando, insieme a marito e figli, decise di traferirsi a New York.
Qui ha lavorato per anni come sarta, senza mai smettere tuttavia di coltivare la tradizione della buona cucina italiana.

In particolare, nel pranzo della domenica la pasta fresca non è mancata mai.
Orecchiette, linguine, lasagne e tortelli sono stati sempre presenti e, manco a dirlo, rigorosamente fatti in casa.

Nonna Dora
Nonna Dora

Assecondando questa passione, e con l’intento di promuovere le eccellenze italiane nella Grande Mela, viene coinvolta dal figlio, Nicola Marzovilla.
Suo quindi il compito di preparare le squisitezze del ristorante che porta il suo nome, il Nonna Dora’s Pasta Bar.

Un menù ove gli ingredienti sono 100% italiani e di straordinaria qualità.
Piatti deliziosi che richiamano la tradizione del Bel Paese con qualche incursione gourmet.

Ideali da abbinare ai vini Vecchie Terre di Montefili, si prestano a un ottimo connubio anche con i tanti vini italiani presenti nella ricchissima lista.

Calamari fritti al Nonna Dora's, Manhattan
Calamari fritti al Nonna Dora’s, Manhattan

Da segnalare, oltre alla pasta fatta in casa, le celeberrime polpette.
Immancabili anche i panzerotti pugliesi, serviti perfino come dolci a fine pasto con una ghiottissima crema di nocciole.

E poi le tante specialità.
Dalla tradizionale parmigiana di melanzane alle golose fave e cicoria, passando per una appetitosa giardiniera.

Infine, non si possono non assaggiare i calamari fritti, autentica sfiziosità tutta da gustare.

New York e il vino, gli aperitivi glamour

Con l’eccezionale guida di Nicola, fare un tuffo nella Grande Mela che ha come fil rouge il buon vino italiano è d’obbligo.

Si può iniziare alla grande con un aperitivo in uno dei luoghi iconici di New York: il Grand Central Oyster Bar. Una tappa davvero imperdibile per gli amanti delle ostriche e delle bollicine, affascinante col suo soffitto dalle volte a crociera in mattoni e le tovaglie a scacchi bianchi e rossi.

Grand Central Osyter Bar a New York
Grand Central Osyter Bar a New York

Situato proprio nella centralissima Grand Central Station, è una location in cui sono state girate alcune tra le scene più famose di molti film.

L’Oyster Bar propone piatti di pesce freschissimo da mangiare crudo o nelle preparazioni più classiche. Da accompagnare con una flute di champagne, ovviamente.

Bar Primi a Penn District, New York
Bar Primi a Penn District, New York

Per un aperitivo all’insegna dell’italianità, si può invece optare per il Bar Primi a Penn District. Inaugurato da pochissimo, è un omaggio alla pasta e al nostro Bel Paese.

Un ambiente giovane e scanzonato, dove tra murales di design e arredi raffinati, si può gustare un aperitivo tra i classici italiani e non solo, ma anche mangiare gustosi piatti di pasta cui il locale offre il proprio personale tributo.

Da TriBeCa a SoHo, a cena il vino italiano è protagonista

Per proseguire con la cena, ci si può spostare a TriBeCa, zona a sud ovest di Manhattan confinante con SoHo.

Area alla moda nota per i suoi vecchi edifici industriali, molti dei quali riconvertiti a loft residenziali, ha strade di ciottoli, numerosi caffè, negozi raffinati, ristoranti di fama e persone eleganti che si muovono con disinvoltura per le strade.

TriBeCa, la Locanda Verde
TriBeCa, la Locanda Verde

TriBeCa, ovvero Triangle Below Canal (Street), cioè il Triangolo a sud di Canal Street, è quindi tra i quartieri più belli e ricchi di personalità di New York.
Non solo chic e glamour, ma anche votato alla moda, alla gastronomia di altissimo livello e dimora di numerosi VIP del cinema a partire da Robert De Niro a Julia Roberts.

Per chiudere la giornata in bellezza, il suggerimento è quindi una cena alla Locanda Verde, che si trova al 377 di Greenwich Street.

Locanda Verde, New York City
Locanda Verde, New York City

Location super glamour, vivace e dall’aria un po’ bohemienne, accoglie i newyorkesi con un’atmosfera calda e confortevole.
Il menu è dello chef Andrew Carmellini: piatti dal sapore italiano e una lunga lista dei vini, che contempla ovviamente quelli di Vecchie Terre di Montefili.

Anche SoHo (South of Houston) può essere la meta per una cena gourmet dallo spirito newyorkese.

Ci si trova in uno dei quartieri più famosi e trendy di New York.
Meta imperdibile per lo shopping, ospita boutique di stilisti, negozi di alta moda e gallerie d’arte prestigiose.
Gli eleganti edifici con facciate in ghisa e le strade lastricate contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva molto apprezzata dagli appassionati di fashion e design che frequentano i ristoranti esclusivi e i locali notturni della zona.

Blue Ribbon, New York City
Blue Ribbon, New York City

A cena di può optare per il Blue Ribbon, bistrò in Downtown. Si trova in Sullivan Street, all’incrocio tra West Village e SoHo, ha una vivace sala da pranzo. ed è diventata una destinazione iconica nota per la sua offerta gastronomica notturna.

Luci soffuse, divanetti in velluto rosso e pareti color senape, propone ostriche immacolate e innumerevoli racconti culinari.

Salmone, patate e asparagi al Blue Ribbon di New York City
Salmone, patate e asparagi al Blue Ribbon di New York City

Ideale che si abbia voglia di un hamburger e di una birra, così come di una bistecca, o ancora di un carré di agnello arrosto accompagnato da un chianti rosso intenso.

Perfetto per chi ama l’aragosta con lo champagne, il Blue Ribbon accoglie con calore e accompagna ogni piatto con un’ottima scelta di vini. Anche in questo caso, non possono mancare quelli di Montefili.

Il Chianti, un territorio affascinante

Vecchie Terre di Montefili è il progetto di Nicola Marzovilla e dei suoi due soci Frank Bynum e Tom PeckVecchie.
Una tenuta antica che si trova sulla cima della collina panoramica Monte Fili, di origini antichissime e da cui prende il nome.

Si estende per una superficie vitata di 12,5 ettari nel comune di Greve in Chianti (Firenze), nella meravigliosa Toscana.

E’ situata al confine delle UGA (Unità Geografica Aggiuntiva) del Chianti Classico di Panzano e Montefioralle. Da oltre 20 anni, inoltre, appartiene al primo distretto biologico di Panzano.

Vecchie Terre di Montefili
Vecchie Terre di Montefili

Un luogo dove si intrecciano da sempre storia, natura e tradizione enologica: proprio qui è iniziata una straordinaria avventura.
E’ quella che ha unito il destino di tre amici statunitensi appassionati di vino e del Bel Paese.

Legati da una solida amicizia e dalla passione per il territorio vitivinicolo italiano, vogliono valorizzare i terroir in modo sostenibile.

Vecchie Terre di Montefili, bottiglie
Il vino di Vecchie Terre di Montefili

Un’ottima ragione per chiamare a collaborare l’enologa bresciana Serena Gusmeri, grazie alla quale Vecchie Terre di Montefili ha continuato a migliorare ottenendo premi e riconoscimenti per la eccellente qualità dei suoi vini.

Vecchie Terre di Montefili è situata in posizione privilegiata a 540 metri sul livello del mare. La zona è ideale per coltivare le uve autoctone di Sangiovese e Ciliegiolo, nonché l’internazionale Cabernet Sauvignon.

Info: montefiliwines.com

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