Amici di Carlottissima!
Voi lo sapete: scoprire l’Italia è da sempre una mia passione. Oggi vi parlo della Val di Mello: suggestiva, incantevole, inaspettata.
Ho trascurato per un po’ di raccontarvi viaggi, ma adesso è il momento di riprendere a farlo. Dedicherò la pubblicazione a qualche meta che ho avuto la fortuna di esplorare per offrire qualche spunto per il fine settimana o anche solo per una giornata diversa dal solito.
Da Milano alla Val di Mello, una giornata diversa
Sono partita da Milano senza troppa fretta alla domenica mattina. Destinazione Lecco, poi la Valtellina.
Da qualche tempo viaggio in moto, se la stagione lo consente: devo ammettere che mi piace un sacco e rende i paesaggi normali sempre più speciali.
Il traffico, sostenuto e intenso come sempre uscendo dalla città, si supera agilmente con le due ruote, e, dopo aver passato Lecco, tutto diventa più facile.
Il lago di Lecco è, come sempre, bellissimo e il panorama imperdibile. Si prosegue poi fino al bivio per la Valchiavenna, prendendo in direzione Sondrio.
Subito dopo aver imboccato la statale per Bormio, superata Morbegno, si deve prendere a sinistra per la Val Masino, e poi seguire per la Val di Mello.
Arrivati a destinazione, si può posteggiare l’auto nel piazzale del paese di San Martino: di recente, infatti, la Valle è stata dichiarata Riserva Naturale e quindi si può raggiungere solo a piedi.
Si può, tuttavia, usufruire di un servizio navetta che porta i turisti fino all’inizio della passeggiata nella lunga valle che si incunea tra i monti, spuntoni di roccia tagliati quasi di netto, meta imperdibile per gli alpinisti e gli amanti dell’arrampicata.
Noi abbiamo prenotato il pranzo in una malga e questo ci ha consentito di arrivare proprio fino all’imbocco del sentiero.
Da lì, gambe in spalla e fotocamera in mano, perché a certi panorami proprio non si può resistere.
Un inaspettato laghetto montano accoglie subito in tutta la sua bellezza il visitatore, che rimane incantato dal turchese delle acque, fredde ma invitanti.
Costeggiando il lago e addentrandosi in valle, si superano rocce e anfratti in un percorso facile e allegro, pieno di famiglie, bambini e cagnolini che fanno festa.
C’è anche il luogo giusto per una sosta lungo il ruscello, la sabbia non manca, l’erba appena tagliata e profumata nemmeno.
Vale la pena di riposarsi un po’, stesa a osservare il cielo.
I ragazzi qui sono tanti perché, mi hanno spiegato, le rocce che si sono impiantate nel terreno milioni di anni fa sono ideali per praticare il bouldering (qui in Val di Mello c’è stato un festival a maggio, ottomila partecipanti!),
Il bouldering è un’attività di arrampicata che piace molto ai giovani. Consiste nel salire in cima ai massi con scarpette e mani nude, senza altri aiuti, scoprendo nuovi percorsi sulle imponenti rocce granitiche.
E’ ora di tornare.
La giornata è stata stupenda, una passeggiata incantevole, alla fine coronata da un pranzo secondo la tipica tradizione valtellinese: sciatt per cominciare e poi pizzoccheri, polenta e salamella alla brace.
E pazienza se ad un certo punto il tempo ha deciso di fare i capricci e ci ha infastidito con due gocce di pioggia!
Ah, dimenticavo: prima di riprendere la strada verso casa, acquistata anche una bisciola artigianale, il dolce non poteva certo mancare.
IG: carlottissima_t
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29 Maggio 2020 at 18:26