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Il vino, nettare degli dei, nella tavola d’autunno è immancabile. E’ una bevanda che a buon diritto appartiene alla dieta mediterranea. Bere poco, ma bere bene: ecco il segreto per la longevità. Scopriamo dunque quali sono i calici con cui brindare per indimenticabili pranzi e cene d’autunno.
1. Cantina ANDREOLA – Valdobbiadene DOCG
Per iniziare alla grande, prima ancora di sedersi a tavola, un calice di spumante è l’ideale.
Vi suggerisco di assaggiare il 26° I° Valdobbiadene DOCG Rive di Col San Martino Extra Brut: un’apoteosi di gusto e olfatto che si fondono in un vino decisamente unico tutto da scoprire.
Perlage cristallino, colore giallo chiaro, una spuma cremosa che accompagna un gusto deciso ed elegante, oltre a un aroma fruttato con sentori di pesca, glicine e mela verde sono le caratteristiche di questo spumante “eroico“.
La cantina, nata nel 1984, a partire dagli anni 2000 realizza importanti investimenti tanto da definire lo stile unico che caratterizza la sua produzione.
Un importante cambio di passo è quello attorno al 2010 quando Stefano Pola diviene ufficialmente il nuovo proprietario: totale rinnovamento dell’immagine e della bottiglia realizzata con uno stampo appositamente disegnato per l’azienda, il cui nome da quell’anno diventa semplicemente “Andreola” sono forse le indicazioni più evidenti.
Da qui in avanti Andreola non ha smesso di innovarsi, stando al passo con i tempi pur mantenendo un legame forte con l’autenticità del proprio territorio: a conferma del suo impegno nella ricerca della massima qualità, Andreola ha deciso di focalizzare la sua produzione esclusivamente sul Conegliano Valdobbiadene DOCG, prodotto prevalentemente con uva Glera e piccole percentuali di vitigni autoctoni minori.
Info: Andreola.eu
2. Cantina TALOSA – Vino Nobile di Montepulciano
Un colle a 605 metri sul livello del mare, tra la Valdichiana e Val d’Orcia: a Montepulciano inizia la storia della Fattoria della Talosa, l’azienda vitivinicola della famiglia Jacorossi, che da tre generazioni ha legato il proprio nome a un luogo vocato alla produzione di grandi vini.
Per proseguire il nostro pasto, in autunno il vino da abbinare zuppe a base di zucca e legumi, o alla pasta fresca al ragù di cinghiale, o ancora per gustare carni rosse, è il rosso: suggerisco il Nobile di Montepulciano.
Un rosso davvero straordinario, che lascia senza parole dopo averne degustato anche solo un sorso. Lasciatevi incantare dall’Alboreto, un Nobile che quanto ad aristocrazia e ad eleganza può davvero vincere il primo premio.
Oggi, nel cuore di Montepulciano, a pochi passi da Piazza Grande, nelle gallerie che corrono sotto a due degli edifici più antichi della città, Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, il vino riposa nella Cantina Storica di Talosa, si affina e diventa “Nobile”. Oltre a visitare la famosissima cittadina medievale, una sosta alla sola cantina vale il viaggio in Toscana.
Info: Talosa.it
3. Cantina LA GENISIA – Pinot Nero Oltrepò Pavese
La Genisia è una giovane e determinata realtà sociale che oggi coinvolge ben venti vignaioli di esperienza, per un totale di 70 ettari vitati nei comuni di Codevilla (Pavia) e dintorni.
La Genisia nasce anche grazie ad un prezioso percorso di riscoperta di uno dei vitigni nobili internazionali: il Pinot Nero, un vitigno che in Oltrepò Pavese ha trovato terreno fertile per esprimere al meglio le sue potenzialità attraverso un terroir ricco di peculiarità.
Per la tavola d’autunno perfetto per un fresco piatto di frutta a chiusura del pasto è l’Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Pinot Nero Extra Brut: servito tra i 6°C e gli 8°C è ottimo anche abbinato a un assaggio di piccola pasticceria.
Info: Lagenisia.com
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