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Frasassi Experience: dieci buoni motivi per innamorarsene follemente

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Sono tante le buone ragioni per scegliere la Frasassi Experience. Un viaggio indimenticabile in un territorio ricco, suggestivo e affascinante. D’altra parte, le Marche, unica regione “al plurale”, sanno incantare chiunque perché qui le attività da fare e le esperienze da vivere sono davvero infinite.

1. A FRASASSI PUOI ENTRARE NELLE VISCERE DELLA TERRA

Le Grotte di Frasassi sono uno spettacolo naturale senza eguali. Scoperte quasi per caso una cinquantina di anni fa, lasciano attoniti i visitatori che decidono di immergersi nelle profondità della terra tra stalattiti e stalagmiti.

La prima sala, che accoglie chi vi si addentra, lascia senza fiato: l’Abisso Ancona è una grotta tra le più grandi in Europa e nel mondo, grande quanto il Duomo di Milano, con i suoi 180 metri di lunghezza, 120 metri di larghezza e 200 metri di altezza.

Suggerisco di pianificare una visita speleologica; due i percorsi tra cui poter scegliere a partire dai 12 anni di età, improntati alla sicurezza, ma imperdibili per entrare in un ambiente conservato intatto per milioni di anni accompagnati da speleologi esperti e ammirare tanta bellezza.
Due o tre ore di escursione che rimarranno per sempre impresse nella nostra memoria.

2. ARRAMPICARSI SULLE MONTAGNE E SULLE CASE DI FRASASSI

Nelle Marche tutto è possibile.
Così, per gli appassionati come anche chi non ha esperienza, è possibile cimentarsi in attività di climbing anche nelle pareti in cui fanno da contrappunto santuari e templi, come nel caso del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi.

Tempio di Valadier, Parco della Gola Rossa e di Frasassi
Tempio di Valadier, Parco della Gola Rossa e di Frasassi

Partendo dalla Gola di Frasassi, si può raggiungere con una piacevole passeggiata l’eremo di Santa Maria Infra Saxa, costruzione romanica, e il Tempio di Valadier, gioiello di gusto neoclassico commissionato nel 1828 da Papa Leone XII, nativo proprio di Genga, all’architetto romano Giuseppe Valadier.

Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi
Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi

Qui esperti e neofiti possono sperimentare l’emozione dell’arrampicata in totale sicurezza e attorniati da un panorama unico e di rara bellezza.

Inusuale quanto suggestivo è anche il cosiddetto Street Boulder Contest, una gara che vede cimentarsi i partecipanti nell’arrampicata sulle case e sulle mura medievali del borgo fortificato di Serra San Quirico, vera gemma situata proprio all’imbocco della Gola Rossa, circondata da una ricca vegetazione e da vigneti.

3. CURIOSARE TRA I REPERTI ARCHEOLOGICI

A Sassoferrato, meraviglioso borgo medievale trecentesco, nato su un accampamento militare di origine romanica, si svolse attorno al 300 A.C. la celeberrima e sanguinosa Battaglia delle Nazioni, che si concluse con la schiacciante vittoria dei Romani sugli odiati Galli e i Sanniti.

Alle porte della città si trovano i resti di Sentinum, l’antica città romana, di cui sono visibili le due strade principali ancora meravigliosamente conservate, il cardo e il decumano, e i resti delle terme, sia all’interno che all’esterno dell’antica città.

Un tuffo nella storia che ha reso grande il nostro meraviglioso Paese e un’ottima occasione per una pausa ristoratrice al Agriturismo Antico Muro, per scoprire la tradizione culinaria dell’Appennino Umbro-marchigiano in un’oasi di calda accoglienza e di assoluta libertà.

4. RISCOPRIRE LA VITA IN MINIERA

Poco fuori da Sassoferrato è possibile visitare quel che resta della miniera di zolfo di Cabernardi che, dal 1887 al 1952, impiegò migliaia di minatori in un lavoro duro e pericoloso alle dipendenze della “Montecatini”, la società proprietaria della miniera dal 1917 al 1959.

Villaggio dei minatori della miniera di Cabernandi
Villaggio dei minatori della miniera di Cabernandi

Oggi è possibile visitare il Parco Archeo Minerario, che all’interno di un suggestivo scenario naturale, permette di attraversare i luoghi e gli impianti di estrazione dello zolfo.

Grazie ai lavori di restauro sono visitabili alcune strutture fuori terra, tra cui i calcaroni, i forni Gill, la centrale a vapore, il piano inclinato per il traino dei vagoncini, la galleria di servizio e l’ingegneristico pozzo Donegani.

5. CONCEDERSI IL LUSSO DI UN SOGGIORNO DI CHARME

Non solo attività fisica: per una vacanza in cui tutto è possibile, non può mancare un soggiorno relax nella dimora storica Relais Marchese del Grillo a Fabriano, in provincia di Ancona.

Relais Marchese del Grillo (Fabriano)
Relais Marchese del Grillo (Fabriano)

Qui risiedeva il nobile Marchese reso celebre da Alberto Sordi e oggi è una location raffinata dove, affacciati su un panorama meraviglioso.

Relais Marchese del Grillo - vista sulle colline (Fabriano)
Relais Marchese del Grillo – vista sulle colline (Fabriano)

Vi trovano posto un rinomato ristorante ricavato nelle cantine della Villa, in cui l’obiettivo è il recupero della cucina territoriale, unito però alla sperimentazione, oltre ad una fornitissima cantina.

Relais Marchese del Grillo - interni (Fabriano)
Relais Marchese del Grillo – interni (Fabriano)

Per chi desidera rilassarsi, l’elegante piscina con affaccio sulle colline, è davvero quanto di meglio si possa desiderare per dimenticare lo stress e rigenerarsi al meglio.

Relais Marchese del Grillo - suite (Fabriano)
Relais Marchese del Grillo – suite (Fabriano)

6. PASSEGGIARE IN BICICLETTA, IL CICLOTURISMO A FRASASSI

Nel Parco della Gola Rossa, partendo da Sassoferrato, le possibilità di dedicarsi a sport all’aria aperta sono davvero infinite.

Carlotta in bicicletta sull'appennino nel Parco della Gola Rossa
Carlotta in bicicletta sull’appennino nel Parco della Gola Rossa

Niente di più facile che noleggiare una mountain bike (suggerisco quelle a pedalata assistita!) e cimentarsi in percorsi panoramici.

Tra boschi e prati infiniti, si costeggia il mare e si ammirano le vette dell’Appennino: un’esperienza unica perfetta per chi ama immergersi nella natura.

Carlotta in bicicletta sull'appennino nel Parco della Gola Rossa
Carlotta in bicicletta sull’appennino nel Parco della Gola Rossa

7. DIVERTIRSI COL BARBEQUE

Quanto è bello sedersi vicino al forno e gustare i cibi appena cotti che profumano di brace? Quanto è divertente servirsi di bruschette, salumi e formaggi e chiacchierare con un buon bicchiere di verdicchio in mano?

Nelle Marche le aree attrezzate non mancano e chi ama la vacanza en plein air è accontentato, perché trovare un barbeque per accendere il fuoco è facile e sicuro, anche nei dintorni di Fabriano e nel Parco Regionale della Gola Rossa e di Frasassi.

Dopo aver fatto sport o aver visitato qualche borgo, è il momento di preparare la carne o le verdure e di stappare le bottiglie per un brindisi in libertà.

8. AMMIRARE IL CIELO STELLATO

Lontano dall’inquinamento luminoso delle città e grazie all’aria pura e limpida delle colline, fermarsi a osservare la volta celeste e cimentarsi nel riconoscere costellazioni e galassie è suggestivo e magico.

Subito fuori da Serra San Quirico non mancano le aree in cui fare un picnic all’aperto o sostare con il camper.

Dopo cena, è bellissimo osservare il cielo stellato: è sufficiente avere un materassino su cui sdraiarsi per tenere lo sguardo all’insù, ma è meglio munirsi anche di una copertina perché, in montagna, si sa, le temperature sono decisamente più frizzanti!

9. VISITARE MUSEI E CONTEMPLARE OPERE D’ARTE

All’interno del Parco non mancano insospettabili tesori racchiusi nei piccoli borghi, come il delizioso Serra San Quirico, il borgo delle copertelle.

Qui, tra mura medievali e vigneti, si nasconde un capolavoro del barocco, la piccola chiesa di Santa Lucia.
Un’edificio dall’incredibile bellezza, dopo aver visto il quale è possibile visitare la Cartoteca Storica delle Marche, che racchiude una ricca collezione di carte e mappe.

Un altro imperdibile appuntamento è quello con la Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” di Fabriano.

Situata presso lo Spedale di Santa Maria del Buon Gesù, ospita anche “La casa di Ester”, sezione di arte moderna e contemporanea nata dalla donazione di Ester Merloni alla città di Fabriano.

Una ricca collezione che contempla, tra le altre, opere di De Chirico, di Balla, Manzù, Urri… tanto per citarne solo alcune.

10. METTERE LE MANI IN PASTA

Non solo laboratori per la produzione della celeberrima carta: a Fabriano si può partecipare a lezioni di cucina ospitate dalla bravissima Donatella a la Fabrica del Gusto.

Carlotta e le tradizionali pincinelle
Carlotta e le tradizionali pincinelle

Lavate bene le mani e sistemata la mascherina, si può procedere a impastare farina, acqua e lievito per ottenere le tradizionali Pincinelle.

Pincinelle marchigiane

Leggere e digeribili, si possono condire con sughi di verdure di stagione e accompagnare con piatti della tradizione marchigiana.

Pincinelle marchigiane

Una vera delizia per il palato e la giusta ricompensa dopo aver tanto visto e viaggiato su e giù per il Parco.

Info: parcogolarossa.it